Insegnanti ed educatori

Noi insegnanti siamo solo insegnanti? La risposta è NO! Siamo anche educatori, perché abbiamo una responsabilità chiara verso ogni studente: alla cura della sua formazione culturale si unisce la cura della sua persona, nella sua integrità. Come adulti abbiamo il compito di curare le giovani generazioni, che sono il nostro futuro.

Nell’insegnare matematica, storia, filosofia, o qualsiasi altra materia, deve trasparire un’attenzione rivolta al futuro di ogni studente, non solo come professionista preparato, ma anche come persona adulta capace di scelte rivolte al Bene proprio e degli altri.

Sono convinto che per essere insegnanti ed educatori è necessaria la passione: passione per questo mestiere, passione per gli studenti che ci vengono affidati, passione per un’avventura che richiede – ogni giorno – impegno e sacrificio, coraggio e intraprendenza, fantasia e innovazione metodologica continue. Non dobbiamo limitarci ad essere solamente esperti di una materia: la sfida è di far vivere ai nostri studenti un’esperienza formativa entusiasmante. Siamo come artigiani, che danno forma al percorso formativo ed educativo degli studenti, in modo sapiente, saggio e consapevole.

In tutto ciò non può mancare il cuore: avere a cuore ogni studente significa scoprire qual è la strada giusta per indicargli il Bene, per far fruttare i suoi talenti. Spesso gli studenti non sono consapevoli delle loro potenzialità; il nostro compito di insegnanti ed educatori è quello di accendere in loro ciò che è spento, ciò che è nascosto; abbiamo il compito di essere per loro una guida che indica il cammino che porta a migliorarsi sempre più: questo lo si può fare solo se vogliamo loro bene, se ci mettiamo in gioco per loro, se ci mettiamo cuore in ciò che facciamo.

E i nostri occhi? Quanto è importante lo sguardo che rivolgiamo ai nostri studenti! Uno sguardo che cattura i loro occhi e che “dice” quanto sono importanti, che siamo lì per loro e che desideriamo contribuire alla loro crescita. Uno sguardo che dà valore ad ognuno di loro come persona, che sa cogliere le esigenze e i bisogni del singolo, che sa aspettare i tempi giusti per i richiami, che sa consigliare nel momento giusto, che sa accogliere le fatiche.

La nostra presenza è una chiave essenziale per concretizzare e rendere visibile agli occhi degli studenti quella che è una missione: quanto sono importanti i momenti informali, quelli che vanno oltre al tempo in classe, quelli che permettono di curare i rapporti personali! Questo tempo prezioso permette di cogliere i desideri, dare un buon consiglio, far sentire che non siamo solamente insegnanti.

Difficile? Forse… Ma che bella sfida!